venerdì 30 settembre 2022

Dinamiche della sofferenza






 





                      La newsletter gratuita n. 60 di Andrea Parimbelli per "una vita piena di benessere"

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Un grosso problema che le persone hanno è che non vogliono soffrire, non accettano di soffrire, si rifiutano di soffrire. Attenzione: non è che voglio spingervi alla penitenza perenne, non sto dicendo che dobbiamo essere tutti masochisti!! Tutt’altro! E’ proprio il contrario.

La questione è che, più ho paura di soffrire e più attiro a me qualsiasi tipo di situazione che mi porta sofferenza; dal punto di vista energetico funziona così, il nostro sistema funziona proprio così. Anche i neurologi spiegano che si crea un circuito che continua a richiamare uno stesso processo. La mia paura (o altra emozione), condensa un bel po' di energia in un certo punto del corpo e del cervello. Più respingo la sofferenza, più accumulo energia e più attraggo la sofferenza. Dal momento in cui accolgo la possibilità della sofferenza, si sciolgono molte cose all’interno, si sciolgono le strutture neurologiche che mantengono un certo programma, le quali impegnano molta energia per essere mantenute e che tolgono molta energia al resto del corpo. L’energia accumulata, che mantiene il programma neurologico del rifiuto della sofferenza, è proprio quella che attira altra sofferenza.

Nota che ciò che sto dicendo, non è un’idea di Andrea, ma è l’esatta descrizione di ciò che avviene dentro di noi, nel nostro campo energetico e nel nostro sistema nervoso. E’ la mente razionale che mette blocchi e paletti al libero flusso della nostra energia, strutturando programmi di “voglio” e “non voglio” oppure “va bene” o “va male” ecc..

Detto in un altro modo, possiamo enunciare che esiste un canale che trasporta l’energia in entrambe le direzioni; se ostruisco questo canale per non soffrire, impedisco anche all’energia del piacere di fluire e manifestarsi, ossia se mi impedisco di soffrire (o di sentire la sofferenza), mi sto impedendo anche di provare piacere. Il canale è lo stesso.

Una volta che lascio libera l’energia di fluire al mio interno, recupero molta vitalità; potrò liberamente provare piacere e dolore, solo che il piacere sarà più intenso e la sofferenza diminuirà di intensità ed anche di frequenza, non essendoci più il blocco energetico che attira altra sofferenza. Se poi liberiamo molte barriere energetiche consolidate al nostro interno, ci sentiremo più vivaci e più contenti, e la vita potrà fluire dentro e fuori di noi in modo più vivace.

Ora, non prendete alla lettera ciò che vi sto dicendo: se avete un disturbo od una malattia, dovete trovare un modo per curarvi e ritornare alla vostra normalità. Allo stesso tempo, bisogna rivedere il nostro tipo di approccio alla sofferenza, accettando la sofferenza come parte della vita, proprio come accetto che di giorno c’è luce e di notte c’è buio. Ma potremmo fare anche di meglio: visto che la sofferenza ha sempre una causa e  nella  maggior  parte  delle volte  è  una  causa  interna, potremmo ingegnarci a capire cosa ha generato quella sofferenza dentro di noi. Ogni disagio, disturbo o malattia è sempre un campanello d’allarme di un qualcosa che deve essere cambiato. Questa è una strada di evoluzione personale. 

Ecco il prezioso lavoro che può fare l’Integrazione Energetica per tutti voi. Indipendentemente da quale sia il vostro tipo di sofferenza o il vostro tipo di problema, vi può aiutare a sbrogliare la matassa dei programmi, pensieri ed emozioni che aggrovigliati tra di loro, non vi fa avere la chiarezza per superare le difficoltà che incontrate nella vita.

Se non ce la fate da soli (a volte ci sono molti elementi che concorrono alla formazione di un problema), potete sempre ricorrere alle sedute di Integrazione Energetica, che con metodo e progressione, vi aiuteranno a destrutturare ogni difficoltà e a superarla pienamente.

Buone riflessioni e buona vita. Un abbraccio

Andrea


venerdì 25 giugno 2021

Chi altro vuole sbarazzarsi dalla paura?









In questo scritto conoscerai i 2 tipi di paura che ci attanagliano e imparerai che esiste un metodo veloce per liberarti dalla continua paura e dalle emozioni derivate (ansia, stress ecc.).

Care amiche e cari amici,

stiamo vivendo un periodo davvero particolare, complesso e nuovo, ma forse il termine più appropriato sarebbe “sconvolgente”. Da un anno circa a questa parte, stanno saltando tutte le nostre certezze, tutti i nostri punti di riferimento. Siamo in un mare in burrasca, che ci richiama fortemente alla necessità di occuparci della pura sopravvivenza, che sentiamo in pericolo.

 E’ risaputo da secoli, che quando è in gioco la nostra sopravvivenza, il primo elemento che gioca un ruolo importante dentro di noi, è la paura: paura di ammalarsi, paura di non farcela a superare questo periodo, paura di non avere risorse di mantenimento ecc.

E la paura tende a scombinare la nostra capacità di ragionamento, il pensiero critico e progettuale, la giusta razionalità che ci aiuta a comprendere che cosa fare, che richiede invece una mente calma e pacata.

Ci sono due aspetti della paura dentro di noi. C’è la paura biologica, che è quella che sopraggiunge nel momento in cui viviamo un reale pericolo: giriamo l’angolo e troviamo un leone con la bocca spalancata, pronto ad azzannarci se non scappiamo a gambe levate. Poi c’è la paura mentale o psicologica che è quella che sopraggiunge nel momento in cui pensiamo che in una data situazione potremmo andare incontro ad un pericolo; quindi è una paura “immaginata”, non c’è il leone che ci minaccia subito, ma è un qualcosa che “potrebbe” accadere SE si verificasse un certo evento. E’ quindi solo una proiezione mentale, un’ipotesi e non c’è un pericolo immediato, e potrebbe anche non esserci mai. Questo secondo tipo è quello che di solito ci logora di più.

In questo periodo, ho avuto modo di constatare che nella maggior parte delle persone, la paura psicologica si è trasformata in paura biologica, cioè il pensare alla possibilità di poterci ammalare scatena una forte paura, che poi ci può far ammalare davvero. La paura continua, per altro, abbassa il nostro sistema immunitario e ci predispone ad ammalarci più facilmente.  Ciò è a dir poco devastante perché produce effetti negativi sul corpo e sulla mente. Il pensiero critico sta scomparendo e la paura mentale sta spadronneggiando dentro di noi. Siccome questa situazione è piuttosto generale, le persone tendono a non accorgersi che c’è in atto qualcosa di questo genere dentro sé stessi.

Perdita di lavoro, debiti da pagare non avendo entrate, isolamento, divorzi e separazioni affettive, quarantene, limitazione della libertà individuale, totale incertezza per il proprio presente ed il proprio futuro, sono solo alcuni degli aspetti che siamo chiamati a vivere in questi periodi. Tutto ciò mina la nostra salute mentale oltre ad avere, per via indiretta, per via emotiva, un’influenza negativa anche sul nostro corpo fisico.

Di queste situazioni ne parlano ampiamente le categorie dei medici, degli psicologi e dei farmacisti. Le associazioni di medici e psicologi hanno emanato già dall’anno scorso degli specifici comunicati, lanciando allarmi proprio sul fatto che da marzo dello scorso anno, c’è stato un incremento repentino di stati d’ansia, paura, attacchi di panico, depressione, rabbia ed ossessioni. I livelli di stress si sono alzati vertiginosamente. I farmacisti dichiarano che in quest’ultimo anno, le vendite di ansiolitici, antidepressivi e psicofarmaci sono andate alle stelle, sintomo di disagi in spasmodico aumento.

Purtroppo, la maggior parte delle persone, non sa bene come interagire con gli stati di paura, convenendo che viene a causa delle situazioni esterne. In generale, la gente pensa che le emozioni siano automatiche e che non si possa intervenire nel governarle. La buona notizia è che invece si può.

A questo proposito, vorrei ricordare a tutti che l’Integrazione Energetica, il metodo che utilizzo nel mio lavoro, è uno strumento facile e veloce per affrontare e superare i disagi emotivi e mentali. Questo metodo, che è nuovo ai più, lo applico ormai da 21 anni, con ottimi risultati. E’ curioso constatare come le persone si stupiscano di ottenere risultati in breve tempo. 

Con l’Integrazione Energetica si equilibra tutto il nostro campo energetico e così si equilibrano anche le nostre emozioni e pensieri, permettendoci di essere più razionali e creativi.

Non dobbiamo colpevolizzarci di stare in condizioni di sofferenza a causa della paura od altre emozioni; è un processo del tutto umano e necessita di essere diretto. E’ un po' come avere un cavallo; se lo lasci libero, va dove vuole, ma se gli metti le briglie, lo puoi condurre a tuo piacimento ed utilizzarlo al meglio.

Ma c’è di più: avviene anche un processo molto singolare. Modificando anche solo una piccola parte di noi, è possibile che si sblocchino tante altre parti; è un po' come aprire una porta che ti dà la possibilità di accedere a numerosi spazi nuovi.

Ecco quindi un metodo affidabile che sta aiutando le persone da 21 anni a liberarsi dalle emozioni e pensieri negativi ed è capace di riequilibrare lo stato emotivo e mentale, oltre a quello fisico, generando nuova armonia. Per altro, la paura è l’argomento che ho trattato di più in questi 21 anni e posso dire di essere esperto in materia.

Fai quindi qualcosa di utile per te, che ti renda fiero di dedicare tempo ed attenzioni al tuo miglioramento personale. Non devi essere un Guru per godere di pace e serenità interiore.

Con l’Integrazione Energetica, oggi finalmente puoi risolvere rapidamente ed in modo permanente i disagi emotivi, mentali ed anche fisici, ma anche riequilibrare ogni situazione della tua vita.

 Qui trovi una pagina che spiega cos’è l’Integrazione Energetica

https://corsi-e-attivita.webnode.it/news/che-cose-lintegrazione-energetica1/

In particolare, guarda con attenzione l’ultima parte, intitolata “Campi di applicazione dell’Integrazione Energetica”.  Sono certo che ti aiuterà ad individuare i tuoi campi di disturbo.

Buona lettura e buone riflessioni.

Andrea          aparim10@yahoo.it



martedì 2 ottobre 2018

L'energia va dove va il pensiero



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Care amiche ed amici,
l'energia va dove va il pensiero.
Se i nostri genitori, o chi per essi, ci avessero detto che esiste questa regola e che funziona in ogni momento della nostra vita, forse avremmo imparato da tempo ad utilizzare il nostro pensiero nel migliore dei modi e di conseguenza anche la nostra energia.
Ebbene, è proprio così: il nostro pensiero dirige la nostra energia e a seconda di dove posizioniamo il nostro pensiero, un flusso di energia si dirige automaticamente là.
Quando più di 20 anni fa, la mia carissima insegnante di Yoga mi disse questa frase (un concetto che nella disciplina dello Yoga è presente da circa 5000 anni), impiegai qualche anno prima di digerirla.

Questo principio è una vera rivoluzione, e se lo applicassimo coscientemente in modo positivo, la nostra vita cambierebbe a dismisura.

Come collocare questo principio nel contesto in cui viviamo? Direi che risulta praticamente incomprensibile, se si è convinti che il nostro pensiero è generalmente automatico, cioè soggetto agli eventi esterni e quindi canalizzato da essi.
Ebbene, spero di non sconvolgervi per la seconda volta con questo scritto, dicendovi che il nostro pensiero, cioè il processo dei nostri pensieri è pilotabile da noi stessi, cioè lo si può dirigere dove noi desideriamo, e quindi non è necessariamente indirizzato e incanalato da ciò che avviene fuori di noi in modo automatico.

Se impariamo ad usare il nostro pensiero coscientemente, cioè senza farci influenzare troppo dagli eventi esterni, possiamo dare una direzione ai nostri pensieri, e per inciso, possiamo portarli là dove noi più desideriamo. Se li portiamo là dove noi più desideriamo, daremo energia a quei pensieri che ci fanno vivere buone emozioni, ed è molto probabile che in questo modo genereremo una realtà positiva per noi e per chi ci sta vicino.

Infatti, la Fisica Quantistica ci dice che la Realtà è generata da informazione + energia. Senza questi due elementi niente si realizza. Nella nostra realtà quotidiana, l'informazione è rappresentata dai pensieri e l'energia è rappresentata dalle emozioni. Ecco quindi come semplicemente creiamo la nostra realtà individuale. Se molte persone pensano nello stesso modo, si crea anche una realtà sociale, un ambiente, in cui si materializzano determinate condizioni di vita.

Tutto questo già avviene nel nostro vivere quotidiano, ma creiamo la realtà senza sapere che lo facciamo, senza sapere "come" lo facciamo e senza la consapevolezza che è il dirigere il nostro pensiero/emozione che materializza la nostra vita.  Bingo!
Quindi cosa succede veramente??? Che creiamo una realtà pilotata da qualcun altro, che dirige il nostro pensiero in certe direzioni e quindi ci fa materializzare un qualcosa che noi ci convinciamo vada bene così o magari non vorremmo ma che ci sembra inevitabile, e andiamo avanti così per tutta la vita o quasi....
Il panorama generale della nostra società occidentale è a dir poco devastante. Perché??? Il nostro pensiero è orientato costantemente al negativo. I mezzi di comunicazione diffondono in continuazione solo notizie di disgrazie, di incidenti, di omicidi, suicidi e tutto quanto è più nero possibile. Noi ci siamo "abituati" a questo stato di cose senza più obiettare, ecc. ecc. Qualcuno obietta che ciò che i media propongono sono lo specchio esatto della realtà. Per fortuna la nostra realtà è fatta anche da fatti e avvenimenti positivi, che puntualmente non vengono menzionati, vengono tralasciati regolarmente, non vengono per niente nominati, dando l'impressione che non esistano proprio.

Seguendo il principio universale che è presente nel titolo, che cosa può accadere nella nostra vita se continuiamo a seguire questo stato di cose? Ovviamente, se orientiamo il pensiero solo al negativo, la nostra realtà individuale e sociale non può che essere negativa.

Una delle cose che vedo fare continuamente alle persone è quello di osservare negli altri tutti gli aspetti negativi che hanno, per poi farne motivo di critiche e giudizi, contornati da emozioni negative.
Questo atteggiamento, danneggia in primis chi lo fa, chi lo produce, per poi creare negatività anche in chi lo riceve. In questo modo si crea una spirale di azione/reazione negativa che può andare avanti all'infinito. Se passi molte ore al giorno rimuginando con emozione negativa su un pensiero conflittuale o su uno sgarbo subito, continui a dare la tua energia e continuo nutrimento a queste negatività, portando via molta energia a te stesso, che potresti invece impiegare per cose migliori.

Per poter stare meglio noi, e quindi diffondere un'onda positiva anche per gli altri, è necessario compiere un piccolo sforzo per uscire da questa spirale di pensieri negativi ad oltranza. Dobbiamo metterci impegno, almeno all'inizio, per stoppare questo modo di pensare. Quindi, ora dipende da noi invertire la rotta, esercitandoci a rimanere almeno neutrali (fuori da giudizi, critiche, emozioni negative continue) per poi cominciare a vedere negli altri anche tutti gli aspetti positivi che hanno e ne hanno di sicuro, come tutti.

Fin qui, abbiamo parlato di come usiamo la nostra mente e del fatto che dipende da noi, dall'uso che ne facciamo, se abbiamo riscontri e/o realtà positive o negative.
Ora parliamo di aspetti che sono più profondi, di pensieri che sembrano non dipendere dal nostro uso cosciente della mente, di situazioni che sembrano andare per conto proprio.

Esistono dentro di noi, pensieri che si sono cristallizzati, pensieri antichi che sono diventati convinzioni profonde e quindi si sono strutturati in autentici programmi, che spesso ci pilotano a nostra insaputa o quasi.
Sono quelle informazioni che abbiamo mutuato da situazioni traumatiche o ricorrenti e che hanno finito per diventare comportamenti condizionati. A volte ci rendiamo conto di ciò che avviene dentro di noi, a volte proprio no; nonostante tutto, non riusciamo a generare comportamenti o obiettivi diversi. Sto parlando di quei pensieri/programmi che sottostanno ai traumi che abbiamo vissuto nel passato, ai conflitti interiori o esteriori, alle emozioni disturbanti, alle convinzioni limitanti ed ai modelli di comportamento acquisiti in famiglia, fuori dalla famiglia o deliberatamente messi in atto.

In tutti questi casi, nelle nostre parti profonde si stabilizzano determinate forme di pensieri, che diventano per lo più non coscienti, memorie che diventano pilotanti verso i nostri comportamenti.
In tutti questi casi, dove i pensieri generanti comportamenti non voluti continuano a manifestarsi, interviene perfettamente bene l'Integrazione Energetica, questa modalità che va a sciogliere tutti quei nodi che continuano a farci male, ad impedirci di realizzare i nostri obiettivi e desideri, a produrre una vita insoddisfacente.

Per vedere nello specifico, dove si può applicare con ottimi risultati l'Integrazione Energetica, leggi questa pagina:
https://corsi-e-attivita.webnode.it/news/che-cose-lintegrazione-energetica1/
(e in modo particolare la seconda parte, intitolata: Campi di Applicazione dell'Integrazione Energetica).

Per poter andare avanti bene, per poter vivere una vita soddisfacente, serve un'ecologia del pensiero, un'ecologia mentale che ristabilisca gli equilibri dentro di noi, imparando ad usare quello strumento prezioso che il buon Dio ci ha donato e tutto deve partire da noi stessi, prendendoci la briga di agire da subito sui nostri pensieri, in modo da poter riprendere le redini della nostra vita e dirigerla in una direzione di serenità, di pace e di felicità.

Alla prossima.  Un abbraccio



altre newsletters correlate:

http://integrazione-energetica.blogspot.com/2007/02/le-cinque-bestie-nere-i-traumi.html

http://integrazione-energetica.blogspot.com/2007/02/i-conflitti-interiori-ed-esteriori.html

http://integrazione-energetica.blogspot.com/2007/03/le-convinzioni-limitanti.html

http://integrazione-energetica.blogspot.com/2007/04/i-modelli-di-comportamento.html

http://integrazione-energetica.blogspot.com/2007/04/le-emozioni-negative.html




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martedì 6 ottobre 2015

Le Relazioni Corpo-Mente 2

















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martedì 9 giugno 2015

Le relazioni corpo-mente









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